Progettare nuove scuole è un’azione che guarda al futuro, un futuro forse anche di lungo periodo, contribuendo a definire come sarà l’istruzione nel nostro Paese nei prossimi decenni. Ma è un processo che inevitabilmente parte dal presente, dalla comprensione dei bisogni delle persone e delle comunità - scolastiche e territoriali - da integrare in una visione attuale e lungimirante dei rapporti fra insegnamento e architettura, che si concretizzi in nuovi ambienti di apprendimento efficaci e funzionali.
L’occasione offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza apre la possibilità di un rinnovamento diffuso degli edifici scolastici che non ha eguali nella recente esperienza italiana: migliaia di studenti potranno beneficiare degli interventi che riguardano le scuole previsti nel PNRR. Si apre, dunque, una fase davvero importante per le architetture scolastiche italiane, durante la quale tanti saranno chiamati a dare il proprio contributo: dalle scuole agli Enti Locali, alle Regioni, ai progettisti.
Il documento contenente le linee guida messo a disposizione costituisce un primo tassello per definire alcuni principi di quello che si può immaginare come un grande progetto collettivo: uno degli obiettivi è proprio quello di sollecitare tutti coloro che lavorano nel campo della progettazione e della realizzazione di costruzioni a impegnarsi in questa grande opera civica di rinnovamento delle strutture scolastiche e di miglioramento della qualità degli apprendimenti.
Nelle linee guida sono stati definiti dieci punti, che sono il frutto del lavoro di due mesi del Gruppo, nominato dal Ministro Patrizio Bianchi con decreto del 25 gennaio 2022, per redigere indicazioni generali e linee guida orientative per la progettazione degli ambienti di apprendimento legati alla didattica per gli interventi di costruzione di scuole innovative di cui alla linea di intervento 1.1 della Missione 2 – Componente 3.